Le cose dell’arte..

Chi poteva immaginare che, dopo i nobili e rivoluzionari ideali che ispirarono le avanguardie artistiche del primo Novecento, ci saremmo ritrovati con arte povera, nuovi selvaggi, neo, trans e post.

Alle edificanti e lungimiranti visioni del Movimento Moderno  multinazionali della cultura, curatori di mostre e sedicenti artisti antepongono oggi speculazione, clamore e personalismi che poco o nulla hanno a che fare con un reale progresso dell’arte e della cultura.

Gallerie e musei d’arte temporanea si occupano di cose effimere che, con l’aiuto di media compiacenti, vengono spacciate per cose di valore. Gli odierni facoltosi collezionisti, in gran parte nuovi ricchi avidi di status ma poveri di spirito, non saprebbero comunque discernere.

Come in passato, gli addetti ai lavori ignorano i veri artisti perché a noi essi non potrebbero raccontare le balle che raccontano al pubblico.

Nella frenetica e disgregante realtà odierna l’arte dovrebbe contribuire a dare forma nuova ai più sostanziali aspetti dell’esistenza, evocando una visione del mondo che duri più a lungo di un paio di stagioni. “L’arte deve esprimere l’universale.” (Piet Mondrian) – In preparazione